WWF Golden Era

Anche la Ferrari arriva con la macchina d’epoca del ’28 come a voler mostrare di essere anche lei assetata di conquista. Il match è fra i migliori femminili visti finora e forse anche il migliore in assoluto perché lottato fra due ottime performers. I capovolgimenti di fronte ci sono di continuo e Mary va a un ciuffo d’erba dalla vittoria, il momento decisivo però avviene dopo il bump dell’arbitro (Mary si protegge tirando l’arbitro verso di sé per evitare la Miceli che stava arrivando di corsa) quando Roma prova a interferire e tutto ciò che ottiene è il calcio alle parti basse da parte di Madusa che poi finisce Ferrari con l’Airplane Spin prima di far rinvenire l’arbitro per contare il pinfall finale.

Miglior match della serata e forse fra i migliori disputati finora in questa realtà fra quattro ottimi performer che riescono a mettere in piedi un match dal ritmo buono e con svariate manovre non indifferenti. Le due rivalità interne al match prendono una grande fetta di questa sfida con continui Brutus-Honky e Snake-Ravishing. Nel finale sta quasi per avvenire la classica rissa tutti contro tutti, l’arbitro riesce a sedare il tutto facendo tornare The Barber al suo angolo, in quel momento però Honky Tonk Man spinge Jake verso l’angolo dove c’è Rude che colpisce il serpente con il suo workout twister mandandolo KO e permettendo al former IC Champion di schienarlo.
Brutus Beefcake che ha visto la scena al contrario dell’arbitro vuole sia andare a vendicare il suo partner di stasera sia partecipare alla rissa imminente che una cattiva idea non è per il barbiere. Rick Rude prova a usare l’attrezzo da palestra anche contro il campione Intercontinentale che però è bravo a schivare e poi partire coi suoi pugni fino a spedire fuori il Ravishing, arriva però Jimmy Hart a colpire Brutus col suo megafono e poi consegnarlo all’imitatore di Elvis che gli rifila la sua Shake ‘N Roll per gradire.

Fra i match avuto dal guerriero fino adesso sicuramente questo contro Muraco è il più tosto da reggere, non sembra almeno all’inizio essere un problema per Warrior che non ha voglia di interrompere il suo ottimo periodo e lo prolunga con la sua solita combo fatta di Gorilla Press Slam prima e Big Splash poi.

Ci sono anche fatti storici in questo match fra una performer nativa e una performer rappresentante tutto ciò che è il sogno americano. Discreto match anche se non di certo al livello del femminile precedente però comunque godibile. La Cher dopo i complimenti ricevuti ben due volte dalla campionessa Wendi Richter sa di non poter fallire al primo turno del torneo e non fallisce anche se Americana le dà filo da torcere e non pochi problemi, decisiva è una culla della nativa che sorprende la wrestler a stelle e strisce.
Gesto di rispetto fra le due dopo il bel match lottato, stretta di mano e complimenti reciproci.

La campionessa si trova sul ring di nuovo dopo la difesa di un paio di settimane fa contro una vogliosa Cheyenne Cher, questa volta a rappresentare un ostacolo per la Richter c’è Godiva fra le deluse del primo turno del Women’s Gold Rush Tournament. Il match in sé è combattuto bene da entrambe, l’esperienza di Wendi si mixa bene con una Godiva vogliosa di rivalsa per l’uscita immediata dal torneo e in un paio di occasioni riesce anche ad andare vicina al colpaccio contro la campionessa. Wendi Richter forse in qualche modo sottovaluta l’avversaria o il non esserci la cintura in palio magari le fa abbassare la guardia, sta di fatto che la Richter viene sorpresa dalla Bombshell britannica che la chiude in uno schienamento a culla e ottiene un clamoroso successo.

Forse le condizioni del gigante non sono le migliori possibili però l’Eight Wonder of the World riesce a fare la sua parte di montagna insormontabile, saranno anche lontani i tempi della sua invincibilità però il match non ha un ritmo flaccido. The Dragon tira fuori invece la sua solita straordinaria prestazione e ciò aiuta anche alla buona riuscita della sfida. Fuori dal ring c’è più traffico di quando si va a fare i regali natalizi anche se la stipulazione decisa da Linda McMahon influisce sul comportamento tenuto da tutti intorno al quadrato. Match che ha una durata di poco più di una decina di minuti e che si conclude con la spettacolare combo di Ricky Steamboat che prima atterra André The Giant con il suo Diving Crossbody e poi esegue il Diving Elbow Drop di “Macho Man” per ottenere il tre vincente e mantenere la cintura.



E come al solito dopo il match scatta la solita rissa se non fosse che stavolta il “Million Dollar Man” fa segno a Virgil di evitare e si sincerano entrambi di André The Giant che viene aiutato dai suoi compagni, proprio mentre sul ring c’è il grand gala dei face.



Ci sono i due campioni che hanno ciascuno la rispettiva cintura, Savage quella ufficiale e Steamboat quella ad interim con Hulk Hogan che invece è in disparte con Elizabeth a osservare la scena dei due campioni. Macho Man indica The Dragon e poi si indica da solo prima di fare il gesto della cintura e anche dal labiale possiamo leggere “you, me, for the belt” e lo stesso legge e soprattutto ascolta l’Hulkster che subito molla da sola Elizabeth per aggiungersi. Randy Savage e Ricky Steamboat si parlano e poi Macho Man porge la mano al Dragone, lo sta forse sfidando per decretare il campione indiscusso? Steamboat annuisce e va per accettare l’handshake, è però la mano di Hogan che stringe quella di Savage. La stretta di mano accumula energia stando all’oscillazione delle braccia, è l’energia dei Mega Powers questa, c’è da dire però che c’è anche lì il Dragone che rimane a guardare con la sua cintura in mano e non poca confusione su ciò che sarà. Questa sera però la certezza è che The Dragon è ancora il WWF Interim World Heavyweight Champion anche se i Mega Powers si prendono i riflettori con l’handshake più energetico della WWF.